La WiMORE Salsomaggiore comunica la conferma di Massimo Civillini, che per la terza stagione consecutiva sarà lo scoutman della squadra gialloblù al via del campionato nazionale di Serie A3 Credem Banca. Classe ’69, nato a Reggio Emilia, Civillini vanta una lunga esperienza nel settore tra le fila di Reggio Emilia, Cavriago, Campegine, San Martino nei maschi, Reggio Emilia, Sassuolo, Cadelbosco e Modena in campo femminile e farà parte dello staff tecnico guidato da coach Alberto Raho, con il quale collaborò già due anni fa in Serie B ricoprendo il ruolo di secondo allenatore per un breve periodo, tra novembre e dicembre del 2021. La sua permanenza è un chiaro e inequivocabile segnale di continuità. “A Parma mi sono trovato bene, l’ambiente è bello e ormai qui mi sento a casa. Conosco la dirigenza da molti anni, la società ha voglia di fare e mantenere la pallavolo ad alti livelli. È un’esperienza stimolante”.
Quale eredità ha lasciato lo scorso campionato?
“Questa è una piazza che ha sempre vissuto di pallavolo e, nonostante fossero trascorsi quasi vent’anni dall’ultima partecipazione a un campionato di Lega, è riuscita a dimostrare con i numeri di avere ancora dentro la passione per uno sport che a Parma ha dato tanto in passato”.
Cosa ci dobbiamo attendere dalla prossima stagione?
“Si riparte da un progetto giovane, avremo un palleggiatore di grande esperienza anche in categorie superiori con al suo fianco diversi ragazzi interessanti e promettenti. Sulla carta possiamo fare bene, cercheremo di puntare sul collettivo che dovrà essere sempre unito e fare in modo di esaltare le qualità migliori di ogni singolo giocatore”.
Quali indicazioni ha fornito l’ultima Serie A3?
“Lo scorso anno ha fatto capire che, a parte due-tre squadre costruite per stare ai vertici, le altre sono tutte allo stesso livello. L’equilibrio regna sovrano, se sottovaluti l’avversario o prendi sottogamba una partita rischi di pagarne le conseguenze. La differenza la faranno ancora i dettagli e l’approccio alla gara, in cui servirà la giusta mentalità”.
Su quali fondamentali bisognerà concentrarsi maggiormente?
“In primis, sulla ricezione di squadra per consentire ai tre ricettori di lavorare in sintonia tra di loro poi sulla correlazione muro-difesa per renderla ordinata e, aspetto non secondario, mettere il palleggiatore nelle condizioni ideali di distribuire al meglio il gioco tra i nostri attaccanti”.